Gennaro Rainone, parole d'amore
di Pietro Damiano
martedì 18 novembre 2014
giovedì 18 marzo 2010
mercoledì 20 gennaio 2010
Gennaro Rainone: un grande poeta di Carbonara di Nola
Nell’ambito delle celebrazioni del Bicentenario della costituzione del Comune di Carbonara di Nola (1809-2009), sabato 24 ottobre presso la Sala consiliare, è stato presentato il bel volume di Pietro Damiano dedicato alla felice memoria di Gennaro Rainone, poeta di larga vena, morto prematuramente all’età di 37 anni. Egli era nato il 2 dicembre 1875 alla via Giardinetti da Fortunato Alfonso e Mariantonia del Genio. Compiuti gli studi elementari sotto la guida dello zio paterno, il sacerdote don Angelo Rainone, viene inviato a Mugnano del Cardinale per frequentare gli studi ginnasiali presso il Collegio pareggiato “Manzoni” e quindi a Caserta per quelli liceali. Iscrittosi alla Regia Università degli Studi di Napoli, consegue la laurea in Lettere, intraprendendo poi l’attività d’insegnante elementare.
La vena artistica innata e una passione travolgente lo portano ben presto a comporre versi struggenti che, musicati dai più valenti musicisti dell’epoca (E. Tagliaferri – G. Capolongo – G. Lama – G. F. Buongiovanni – G. Ingenito – L. de Luca – R. Falvo – A. Magliani – V. Medina) diventano celebri canzoni molto in voga soprattutto agli inizi del Novecento. Non ancora ventenne una sua composizione poetica dal titolo “Nannina”, musicata dal suo amico maestro Giovanni Ingenito (Palma Campania, 29 luglio 1876 – New York, 18 febbraio 1933) partecipa con successo alla Piedigrotta del 1894. Il 2 settembre 1908 in Napoli si unisce in matrimonio con la sua bella lavandaia Annunziata De Feo, dalla quale, negli anni 1899-1904-1907, ha due maschi (Renato e Vittorio Ugo) e una femmina (Annita). I due generano in seguito Mario Angiolo (1909), Teresina e Giannina, gemelline (1911). Nel 1907 il poeta Francesco Feola ed il maestro Giuseppe Capolongo gli affidano la direzione della rivista artistico-letteraria-musicale “LA CANZONETTA”, fondata dai medesimi nel 1905. Il Rainone terrà tale direzione fino ai primi mesi del 1912, anno in cui, gravemente ammalato, è costretto a ritirarsi nella sua casa avita di via Giardinetti n. 8 in Carbonara di Nola, ove si spegnerà nella mattinata del 5 agosto di quell’anno, venendo il suo corpo “sepolto nel cimitero di questo paese”.
Il poeta Adolfo Genise (Sarno, 13 luglio 1861 – Napoli, 12 dicembre 1934), autore di diversi canzoni di successo (Come le rose, Campagnò, Suonno ‘e fantasia) nel ricordare il carissimo amico scomparso, gli dedica una profonda poesia sotto la forma del distico carducciano “che meglio può rappresentare la profondità delle idee che hanno la loro radice nel cuore”.
Il Comune di Carbonara di Nola nella seduta di Giunta Comunale del 27 aprile 1999 intitola la locale Scuola Elementare al nome del “famoso poeta dialettale prof. Gennaro Rainone”. Al grande Poeta già nel secondo dopoguerra era stata intitolata nel suo paese natio la strada che da Piazza Municipio conduce alla Piazzetta del Santuario dei SS. Cosma e Damiano.
Il libro, che si avvale della pregevole prefazione del prof. Gerardo Pasquale Santella (uno dei promotori delle celebrazioni del Bicentenario) e di un’arguta postfazione del giornalista palmese dott. Pasquale Iorio, è edito dal Comune di Carbonara di Nola ed è accompagnato da un CD musicale contenente dieci canzoni del Poeta, magistralmente interpretate da un altro Carbonarese doc: Pietro Rainone, valente musicista che si avvale della collaborazione di Angelo Lauro (violino e mandolino), Lello Cannavale (pianoforte), Gianni Tarricone (voce), Lello Federico (registrazione e missaggio). Il CD è stato registrato presso lo Studio & Studio Recording di Trecase.
“Pietro Damiano - Gennaro Rainone, Parole d’amore - Edizione Comune di Carbonara di Nola - ill. B/N, pp. 240, Domicella, 2009”.
Autore: Felice Marciano
Articolo pubblicato su: Eventi - 20 gennaio 2010; Insieme - marzo 2010.
giovedì 31 dicembre 2009
Pietro Damiano, “Gennaro Rainone”, a cura del Comune di Carbonara di Nola
Gennaro Rainone è un “poeta” che nei primi decenni del Novecento ha composto numerose canzoni, messe in nota dai maggiori musicisti dell’epoca e interpretate da straordinari artisti quali Elvira Donnarumma. Non solo. Ha scritto anche testi poetici e narrativi e diretto la rivista “La canzonetta”. Una documentata biografia gli è dedicata dal suo conterraneo Pietro Damiano, che ha raccolto in un corposo volume le ricerche svolte in biblioteche e archivi, senza tralasciare saggi di precedenti studiosi e le testimonianze indirette dei suoi discendenti. Il libro è strutturato con materiali vari, che permettono al lettore di costruire un suo percorso di lettura “reticolare” assecondando i propri interessi e curiosità; può seguire le vicende biografiche di Rainone, familiari ed artistiche, immergersi nel contesto storico-sociale della Napoli a cavallo tra Ottocento e Novecento; dilettarsi con poesie e novelle pubblicate sulla Canzonetta; soddisfare la curiosità di conoscere compositori, musicisti, cantanti del tempo nella loro attività tra feste, concerti e rappresentazioni teatrali.
Se poi volesse ascoltare anche le canzoni, ne ha la possibilità. Il testo, infatti, è stato pubblicato, nell’ambito delle manifestazioni del Bicentenario dell’Istituzione del Comune di Carbonara di Nola (1809-2009), dall’Amministrazione Comunale, che ha provveduto anche alla realizzazione di un CD, in cui il maestro Pietro Rainone ha arrangiato e canta dieci delle più belle composizioni del maestro.
Il Meridiano - Anno XVI – numero 11/170 - Pasquale Gerardo Santella - 31 dicembre 2009
martedì 1 dicembre 2009
Gennaro Rainone, l’uomo che amava raccontare l’amore
In seno al consiglio di circolo si è pensato di trovare il nome dì un personaggio illustre per intitolare la nostra scuola, il 2^ circolo didattico di Palma Campania. Nel nostro plesso, Carbonara di Nola, il problema è stato già risolto da qualche anno e, precisamente il 27 aprile 1999, quando, con una delibera della giunta comunale, l’edificio scolastico venne intitolato ad un nostro illustre conterraneo: il poeta Gennaro Rainone. Nacque a Carbonara, trapiantato a Napoli e visse alla fine dell’Ottocento e nei primissimi anni del Novecento. Ebbe una vita molto breve, morì ad appena 37 anni, ma la sua produzione artistica di canzoni, novelle e poesie, ebbe un grande successo. Di lui si ricordano soprattutto canzoni musicate dai grandi maestri di quella che fu definita l’epoca d’oro della canzone napoletana. Ne citiamo qualcuna: “Strata solitaria” “Te vulesse scurdà” “Suonne sunnate” “Bene antico” “Carmela bella” ecc..
Con lo scoppio della tragica guerra mondiale, il suo nome finì nel dimenticatoio fino al 29 giugno 1996, quando, durante la manifestazione “Omaggio a Gennaro Rainone, che si tenne a Carbonara nella villa comunale, si dava inizio alla riscoperta di questo poeta, un sognatore, un uomo innamorato della vita e delle
molteplici sfumature, un uomo che amava raccontare l’amore. Da quell’anno ad oggi ci sono state altre manifestazioni dedicate al poeta e per ultimo una mostra fotografica tenutasi in alcuni locali del nostro edifìcio scolastico, dedicata alla vita e alle opere del poeta , che, con sommo piacere, abbiamo visionato anche noi. È stato molto interessante perché abbiamo visto vecchie fotografie in bianco e nero, documenti scritti a mano, alcuni originali, altri fotocopiati, le foto del poeta, dei parenti e dei suoi amici. Per noi è motivo di vanto e di orgoglio avere un concittadino cosi illustre.
Il Grillo Parlante - Classe 4^ Carbonara - Dicembre 2009
domenica 1 novembre 2009
"Gennaro Rainone, parole d'amore" di Pietro Damiano
Gennaro Rainone (Carbonara di Nola, 1875-1913), professore, scrittore, poeta, è stato autore, agli inizi del Novecento, di famosi testi di canzoni napoletane musicate da celebri compositori e portate al successo da famosi cantanti: Elvira Donnarumma ieri, Roberto Murolo e Massimo Ranieri oggi; direttore inoltre della rivista “La Canzonetta” che ospitava anche recensioni, articoli critici, novelle, poesie di autorevoli rappresentanti del mondo culturale dell’epoca.
Damiano ha fatto ricerche accurate ed ha ricostruito in ventuno capitoli non solo la vita, ma anche l’ambiente in cui ha operato Rainone: la festa di Piedigrotta, l’atmosfera e gli spettacoli del teatro Eden e del Salone Margherita, biografie di musicisti e cantanti, il mondo dell’editoria, non solo i testi delle canzoni ma anche racconti e riflessioni. Un libro quindi da leggere come una sorta di ipertesto nel senso che si può cominciare da un qualsiasi capitolo e, seguendo richiami, rinvii, collegamenti, continuare con gli altri senza seguire l’ordine numerico delle pagine. Quanto poi all’argomento dei vari testi, dice bene il titolo del libro: Parole d’amore. E’ infatti l’amore il filo conduttore degli scritti e delle canzoni di Rainone; l’amore che anche quando è tradimento, nostalgia, rimpianto, ossessione, allontanamento ha pur sempre una sua dolcezza nella musicalità del canto. Il libro, assieme al Cd delle canzoni di Rainone eseguite da Pietro Rainone, ha degnamente concluso le manifestazioni per il Bicentenario dell’istituzione del Comune di Carbonara di Nola.
sabato 31 ottobre 2009
Un libro e un CD per Gennaro Rainone
Week end di parole e musica il 24 e 25 ottobre a Carbonara di Nola, dove volgono al termine le manifestazioni per il Bicentenario dell’Istituzione del Comune, iniziate nel marzo 2008. Dopo il convegno di apertura, le mostre, i laboratori scolastici, la pubblicazione del volume sul pittore del ‘500 Marco Mele, la rappresentazione del musical “Chesta terra”, ecco un’altra gemma culturale dalla doppia sfaccettatura: il libro dedicato da Pietro Damiano a Gennaro Rainone (1875-1912), autore di famosi testi di canzoni napoletane tra la fine dell’800 e il primo decennio del 900 e il CD di Pietro Rainone, che ha «arrangiato» dieci composizioni del «poeta» di Carbonara. Una due giorni, dunque, all’insegna di letteratura, storia, arte, spettacolo, equamente divisa tra la nuova sala del Consiglio Comunale, dov’è stata allestita anche una mostra documentario-fotografica sull’artista, e il teatro parrocchiale, dove si sono ascoltate dal vivo le canzoni.
Ed ora parliamo del libro. Sulla vita e l’attività artistica di Gennaro Rainone avevano già scritto ampi e documentati saggi altri studiosi del territorio: Francesco D’Ascoli, Aniello Giugliano, Agostino Rainone, Carmine Rainone. Quale la novità del lavoro di Damiano, che si presenta alquanto corposo ed ha l’ambizione di raccogliere in un unico contenitore tutto quanto allo stato attuale si sa su Rainone?
Anzitutto l’arricchimento delle conoscenze sull’autore, con molte notizie inedite, scoperte in biblioteche, archivi, emeroteche e raccolte anche dalla voce di testimoni indiretti; ma soprattutto il tentativo, pienamente riuscito, di ricostruire l’ambiente socio-culturale e il periodo storico in cui si è svolta la sua breve, ma intensa attività: cosa a cui contribuiscono non solo articoli, documenti, scritti inediti, ma anche le non numerose, ma significative foto d’epoca, che restituiscono al pubblico di oggi quella che Walter Benjamin definisce «l’aura», cioè l’autenticità di un evento o di un personaggio nella sua irripetibile dimensione spazio - temporale. Quanto poi al modo con cui Damiano ha strutturato la materia della sua ricerca, egli ha proceduto per sequenze sapientemente collegate fra di loro, anche se non articolate con linearità cronologica, ma tessute intorno alla figura del protagonista, in modo che il lettore avesse la libertà di «navigare» nel testo, senza attenersi alla successione numerica delle pagine.
Naturalmente il libro è corredato dai testi delle canzoni di Rainone, alcune delle quali furono musicate dai maggiori compositori del tempo, quali Lama, Tagliaferri, Capolongo e il maestro palmese Giovanni Ingenito, e portate al successo da straordinari interpreti, una per tutti Elvira Donnarumma. Le sue canzoni parlano soprattutto d’amore con il sentimento tipico del tempo; nei versi si trovano echi e richiami degli autori classici studiati sui banchi di scuola e con i quali aveva consuetudine quale professore di lettere; ma anche di poeti napoletani di fama nazionale, quale Salvatore Di Giacomo. Nell’ascoltare le dieci canzoni, interpretate da Pietro Rainone, ci sono molto piaciute “Suonne sunnate” e “Strata sulitaria”, il suo capolavoro, dove richiamandoci (inconsapevolmente?) ad una poesia di Giovanni Pascoli, evoca, attraverso le «voci di dentro» la presenza fantasmagorica della donna amata, che lo ha abbandonato. Ma noi abbandoniamosi piuttosto alla lettura e all’ascolto della vita e dell’arte di “Don Gennarino” raccontata dalle parole e dalla voce dei suoi interpreti: Pietro Damiano e Pietro Rainone.
Il Meridiano - Anno XVI – numero 9/168 - Pasquale Gerardo Santella - 31 ottobre 2009
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