«Te si fatta na vesta scullata, nu cappiello cu e nastre e cu e rrose». Reginella e Carbonara di Nola. La melodia napoletana ed il piccolo centro dell’hinterland nolano. Un accostamento solo apparentemente azzardato. Sì, perché andando a spulciare nella storia un fattore comune c’è. Ed è il nome di Gennaro Rainone, il poeta nato a Carbonara che agli inizi del 1900 fu direttore della Canzonetta, la casa editrice che ha avuto il merito di lanciare nel mondo successi come “Reginella” e “Malafemmena”. E la vita del compositore amico di Libero Bovio sarà ripercorsa attraverso le pagine di un libro a lui dedicato.
Il volume sarà presentato sabato e rappresenta uno degli eventi organizzati dall’amministrazione in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario del Comune.
Correva l’anno 1809 quando il re di Napoli Gioacchino Murat distaccò il piccolo centro dalla Terra di Palma. Carbonara divenne così comune autonomo nell’ambito del distretto amministrativo di Nola. Duecento anni sono una tappa importante per un territorio che nonostante la giovane età vanta tradizioni di tutto rispetto. E che nei registri anagrafici annovera personaggi illustri come, appunto, Gennaro Rainone. La pubblicazione è stata scritta dal cultore di storia patria Pietro Damiano mentre le conclusioni sono state affidate al giornalista e scrittore Pasquale Iorio che ha paragonato il testo ad una «piccola enciclopedia della canzone napoletana».
Quella della presentazione del volume sarà anche l’occasione per presentare al pubblico una mostra fotografica documentaria sull’artista. L’appuntamento al quale saranno presenti anche il sindaco di Carbonara di Nola, Anna Carmela Rainone, ed il coordinatore della Commissione Bicentenario Gerardo Santella non esaurisce il ricco programma che, nell’ambito delle celebrazioni, è stato dedicato al ricordo di Gennaro Rainone. Domenica, infatti, nel salone parrocchiale sarà presentato il cd dal titolo «Le canzoni di Gennaro Rainone», curato da Pietro Rainone.
«Ho voluto raccogliere - ha spiegato l’autore del libro Pietro Damiano - in un unico contenitore tutto quanto oggi si sa sul nostro poeta. Ci sono molte notizie inedite scoperte dentro le biblioteche, negli archivi, nelle emeroteche e raccolte anche attraverso le testimonianze indirette».
Un modo insomma per ricostruire contesto storico e culturale entro il quale ha vissuto sia pur brevemente il direttore de “La Canzonetta” nato il 2 dicembre del 1875 e morto a soli 37 anni nella sua casa natale di via Giardinetti.
Carmen Fusco - Il Mattino - 22 ottobre 2009
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